Nell’estate del 1977, transitando per caso nella cascina di Castell’Apertole, notai una vecchia trattoria ormai chiusa da anni “l’Osteria da Ciccio“. Avendo intenzione di aprire un ristorante dopo una parentesi da bancario, mi fermai attratto dalla pace e dal fascino di questa grande cascina dall’aria antica, come se il tempo si fosse fermato. Decisi quindi di tentare e di aprire un ristorante, sconsigliato caldamente dal proprietario dell’immobile che aveva visto troppi fallimenti negli anni e contro la volontà dei miei famigliari, ma testardo e incosciente iniziai ugualmente la mia avventura che avrebbe poi condizionato il mio futuro e quello delle persone a me vicine. Questa avventura ha inizio il 31 dicembre 1977 dapprima da solo con l’aiuto di mia nonna Mina (che resterà con me fino a compiere il suo centotreesimo compleanno), subito dopo seguito da mio papà Alberto e da mia mamma Maria Pia, grande cuoca di cucina della tradizione piemontese. Il nome del ristorante fu da subito “Da Balin à l’Ostö dal Babi”.

Balin (pallino) è un soprannome di famiglia.
Il mio bisnonno allevava bovini di razza “Fassone” e in paese era conosciuto per “quello dei balin” essendo questi animali particolarmente “rotondi” e così il nome rimase a lui e a tutti i maschi della famiglia, tra cui appunto, io.
Il Babi in piemontese è il rospo e ho scelto questo nome perché proprio di fronte al ristorante c’è un antichissimo monumento alla rana ed è quindi diventato il nostro simbolo, per questo il ristorante è pieno di ranocchie e rospi di tutti i tipi, tanto da diventare, negli anni, una vera e propria collezione. La rana è inoltre il simbolo delle Grange, ovvero di tutte le cascine della zona tra cui, appunto, Castell’Apertole.

Nel 1982 si è aggiunta un’altra figura femminile, mia moglie Anna, che dopo aver abbandonato la città ha deciso di vivere in questo antico borgo con me e da allora è al mio fianco nella conduzione del ristorante e tra i fornelli. Francesca, mia figlia, è l’ultima donna della famiglia ad essere entrata in azienda dal 2004, anche se, essendo nata praticamente qui, ci è sempre stata e già da piccolina scorrazzava per il locale e ci aiutava… a modo suo! Lei si occupa della cantina, della sala e anche della preparazione dei dessert. Essendo io autodidatta, durante tutti questi anni ho avuto la fortuna e l’occasione di viaggiare molto per il mondo per far conoscere la cucina del territorio e acquisire grandi esperienze, conoscendo e lavorando con cuochi famosi e meno famosi ma per me sicuramente dei grandi maestri e ancora oggi mi diverto a viaggiare sempre spinto dalla passione per il mio mestiere, in cui non si finisce mai di imparare.

Quindi eccomi qui tra i fornelli, circondato dalle “mie” donne e da affezionati collaboratori, guidato dalla stessa passione per i prodotti del territorio e della cucina tradizionale senza però ignorare quello che avviene nell’evoluzione di questo magico mondo che è la cucina. Benvenuti quindi a casa mia dove mi auguro che vi sentiate come a casa vostra.

Balin